Ieri, 28 marzo, 14 persone della comunità di Emmaus Roma, insieme agli Artigiani Digitali, hanno preso parte al convegno Redempion Song. Migrazioni informate e consapevoli | Il sogno migratorio, la realtà dei trafficanti e dello sfruttamento, il diritto di non migrare, lo sviluppo. L’evento ha avuto luogo alla Camera dei Deputati – Sala della Lupa, dalle 10 alle 13,30.
Nel corso della mattinata è stato proiettato il documentario Redempion Song, alla presenza della regista, Cristina Mantis, e del protagonista e co-autore, Cissoko Aboubakar.
Sono inoltre intervenuti: Pia Locatelli, Presidente del Comitato diritti umani, Camera dei Deputati | Pietro Sebastiani, Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo | Mohamed Chérif Diallo, Ambasciatore, Repubblica di Guinea | Laura Frigenti, Direttrice, Agenzia italiana cooperazione allo sviluppo | Giulia Falzoi, OIM, Capo Unità Migration Management | Cleophas Adrien Dioma, Consiglio nazionale cooperazione allo sviluppo | Paolo Dieci, presidente di Link 2007
Per una migrazione consapevole
Spesso manca la consapevolezza dei rischi che l’immigrazione illegale comporta e il sogno migratorio si infrange contro la realtà dei trafficanti, degli abusi, dello sfruttamento, della cruda realtà nei Paesi di arrivo. Informare e sensibilizzare le comunità nei Paesi di provenienza, fornendo reali elementi di conoscenza, facilitando la discussione e l’approfondimento può contribuire a una migrazione più consapevole.
A prescindere dall’urgenza di fuggire da guerre, persecuzioni e disastri alla ricerca di protezione e asilo, la spinta migratoria è data spesso da speranze immaginarie, legate alla mancanza di fiducia e di prospettive nei propri Paesi. La libertà della scelta presuppone che a ognuno sia garantito anche il diritto di non essere forzato a emigrare, di vivere nella propria terra per costruirvi il proprio futuro: si tratta di un’impresa difficile che richiede presa di coscienza e volontà determinata. La cooperazione internazionale potrebbe avere un importante ruolo nel favorire questo processo.
Redemption Song intona il canto di redenzione che il profugo guineano Cissoko sogna per la sua gente e la sua terra, decidendo di tornare dall’Italia in Africa per allertare i sui fratelli sui rischi dell’odierna emigrazione e sulle condizioni di precarietà che si sperimentano, talvolta vicine alla schiavitù. Il documentario è riconosciuto di interesse culturale con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, è vincitore del riconoscimento Rai Cinema ed è patrocinato da Amnesty International.