Franco Monnicchi, in rappresentanza di Emmaus Italia, ha partecipato all’incontro di preparazione della Marcia Perugia-Assisi tenutosi il 22 giugno scorso.
Un appuntamento bello, ricco, formativo e soprattutto importante e utile, che ha rimesso insieme le tante anime dell’associazionismo e dei singoli della società civile sulle tematiche della giustizia, della nonviolenza, della condivisione e dell’accoglienza. La nostra posizione in quanto Emmaus Italia, ribadita all’incontro, è che la pace non debba transigere da un impegno, da una lotta serrata, determinata alle cause di guerra, miseria e sofferenza, a cominciare dal commercio delle armi, dall’illegalità, dalla corruzione, dallo sfruttamento delle risorse dei Paesi del Sud del mondo, da una finanza e da gruppi di potere che impoveriscono le persone, le famiglie, le popolazioni in Italia e ogni parte del mondo.
«Non c’è pace in un mondo di miseria e sofferenza», ha sempre ripetuto l’Abbè Pierre. In un momento in cui sembrano prevalere egoismo, disperazione e chiusura è importante che si creino e si sviluppino delle occasioni e dei momenti di aggregazione e di unità capaci di raccogliere i tanti, tantissimi che non vogliono cedere al pessimismo e alla rassegnazione, che non vogliono arrendersi alle bugie, alla cattiva informazione, all’odio verso l’altro, il diverso. Persone che vogliono cercare soluzioni invece di capri espiatori; individui che vogliono lottare per i diritti di tutti a partire dalle persone in maggiori difficoltà.
La marcia della Pace del 7 ottobre prossimo sarà un’occasione unica per dare forza e anima a questo movimento in cui chi fa fatica, chi è in difficoltà deve avere voce e sostegno. Emmaus Italia invita quindi i propri aderenti, i propri simpatizzanti e le tutte le sue comunità ad aderire, partecipare e condividere questo messaggio. Di seguito, l’appello/invito da far girare.
Il 7 ottobre Aggrediti per strada, insultati nel web, uccise in famiglia, morti sul lavoro, ammazzati in guerra, annegati in mare, respinti alle frontiere, abbandonati alla fame, torturati nelle carceri… Quello che sta succedendo a tante donne e bambini, giovani e anziani, fuori e dentro il nostro Paese, è scandaloso. Dov’è finita la nostra umanità? Dove sono finiti il rispetto per l’altro, il sentimento della pietà, della compassione, il valore della solidarietà, la capacità di accogliere e condividere? Dobbiamo reagire! Un clima di violenza e intolleranza diffusa ci sta soffocando. Non si tratta solo della nostra umanità. Alcune delle più importanti conquiste degli ultimi decenni rischiano di essere cancellate: l’universalità dei diritti umani, il diritto alla dignità di ogni persona, il principio di uguaglianza e di giustizia, il dovere di soccorrere, il principio di non respingimento, la democrazia, l’Europa, l’Onu… Dobbiamo reagire! Non possiamo essere complici! Domenica 7 ottobre partecipa alla Marcia dei diritti umani, della pace e della fraternità. Vieni anche tu alla PerugiAssisi. Coinvolgi i tuoi amici. Dobbiamo essere in tanti! Diciamo basta alla violenza, alle guerre, alle ingiustizie, alle disuguaglianze, allo sfruttamento, alle discriminazioni, alla corruzione, al razzismo, all’egoismo, alle mafie, al bullismo, alle parole dell’odio. La negazione e il disprezzo della dignità e dei diritti umani hanno già portato a terribili atti di barbarie che non si devono più ripetere. Il riconoscimento della dignità e dei diritti di tutti i membri della famiglia umana costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. Domenica 7 ottobre, diciamolo tutti assieme, forte e chiaro: «Tutti gli esseri umani nascono liberi e eguali in dignità e diritti e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza». Assisi, 22 giugno 2018 Amelia Rossi – Ufficio Stampa Comitato promotore Marcia PerugiAssisi |