Dopo più di due mesi di blocco forzato, ieri al tramonto la nave Mare Jonio ha ripreso a navigare, puntando la sua prua verso il Mediterraneo centrale per fare ciò che ha fatto fin dall’inizio della sua missione: monitorare e, laddove necessario, portare un aiuto concreto a quanti ogni giorno rischiano la vita in mare pur di riuscire a raggiungere le coste del continente europeo.
Questa quarta missione della Mare Jonio rappresenta per noi di Emmaus Italia una grande soddisfazione e motivo di orgoglio. Sosteniamo infatti il progetto di Mediterranea dall’inizio di quest’anno, e lo facciamo non solo grazie a una raccolta di contributi da parte delle nostre comunità italiane ed europee e da parte di molti privati cittadini (contributi che ammontano, a oggi, a quasi 40.000 euro) ma anche grazie alla fornitura di abiti per le persone soccorse in mare nel corso delle missioni.
Mare Jonio è di nuovo in navigazione dopo mesi di polemiche e una campagna denigratoria frutto di un clima politico avvelenato e fuorviante, oltre a essere del tutto inconsistente e infondata dal punto di vista legale. Come mai in passato, si è infatti cercato di fermare a tutti i costi quanti tentano di salvaguardare la dignità umana e la vita di chi ha più bisogno. Ma una buona parte della società civile sta mostrando giorno dopo giorno da che parte vuole stare, e cioè dalla parte di chi non vuole rinunciare alla propria umanità, e per far questo si impegna quotidianamente per affermare i valori universali sui quali il nostro movimento si fonda fin dalla sua nascita: solidarietà, inclusione, lotta alla miseria e alle sue cause.
Emmaus Italia con Mediterranea continuerà perciò a perseguire questi obbiettivi con determinazione, perché salvare altri esseri umani in pericolo di vita significa salvare la nostra stessa umanità.
Buona navigazione Mediterranea!