Condividiamo con tutti gli amici del movimento il ricordo di Graziano scritto da Franco Monnicchi. I funerali di Graziano si terranno giovedì 19 ottobre, alle ore 15 presso la chiesa di San Pietro a Varlungo (via Varlungo, Firenze)
Graziano Zoni, gli ultimi istanti. Un militante per la giustizia, un vero esempio per tutti noi
Sabato pomeriggio ce lo siamo visti arrivare all’improvviso nel bel mezzo della grande vendita straordinaria organizzata dalla nostra/sua associazione per sostenere iniziative di solidarietà a livello locale, nazionale e internazionale. È arrivato a pochi minuti dall’inizio degli eventi previsti in contemporanea in occasione della Giornata mondiale di lotta alla miseria. Eravamo contenti e stupiti della sua presenza, una bella sorpresa che ci ha fatto davvero piacere. Malgrado fosse alla soglia degli 80 anni e con qualche problema di salute, ha voluto esserci a testimoniare il suo sostegno all’iniziativa e agli incontri; si era già organizzato per la sua sistemazione ed era lì a parlare con tutti e a salutare con affetto.
Stava per cominciare il film Inverno ’54, con protagonista la figura che lui ha più amato e con cui ha collaborato durante tutto il periodo della sua vita comune: l’Abbé Pierre. Gli ho chiesto ovviamente di introdurre il film, accompagnandolo con ricordi e testimonianze. Chi più di lui poteva farlo? Anni di impegno, di lotte comuni a fianco dei più poveri e dei più sofferenti, uno spaccato importante della vita del nostro movimento e non solo. Dopo un attimo di resistenza ha accettato, e abbiamo assistito a un bellissimo intervento, a tratti commovente (lui stesso si è un po’ commosso…). Ha parlato, tra le altre cose, anche dei giovani, dicendo che era molto contento di vederne tanti tra i volontari presenti, una sorta di speranza per il futuro.
Ha poi assistito alla proiezione del film e al successivo incontro su Thomas Sankara, figura che aveva conosciuto durante il periodo di impegno con il movimento in Africa e che aveva come cara amica Josephine Ouedragou, l’allora sua ministra della Cultura e attuale ambasciatrice del Burkina Faso in Italia. Graziano, con l’allora presidente di Emmaus Internazionale Franco Bettoli, aveva collaborato senza sosta al coinvolgimento di gruppi africani nel movimento, e da questi era amato per l’attenzione e il rispetto rivolti alla loro autonomia e dignità: alcuni dei loro rappresentanti saranno presenti alle esequie per testimoniare questo affetto e questa vicinanza.
Dopo gli incontri ci siamo parlati e salutati. L’ho visto davvero molto contento per la manifestazione, la bellezza dei materiali, l’affluenza delle persone, la presenza dei responsabili e, soprattutto, dei comunitari, gli ultimi cui era particolarmente legato al di sopra di tutto. Mi ha detto che sarebbe tornato il giorno dopo per il Forum Cittadini solidali, e alla mia richiesta di accompagnarlo in albergo ha risposto di non preoccuparmi, che era vicino e che camminava volentieri. Mi ha detto – come sempre, come un padre – di fare il bravo, conoscendo il mio carattere a volte non facile, e ci siamo congedati. Ecco: questo è stato l’ultimo saluto che ci siamo scambiati. Poche decine di minuti dopo, per strada, ci ha lasciati.
Graziano è stato per me e per gli altri di Emmaus Italia un punto di riferimento importante, un uomo che ha sempre conciliato l’attenzione ai più sofferenti e agli ultimi con l’azione politica di cambiamento. Noi giovani volontari e militanti degli anni settanta e ottanta eravamo allora ammirati ed entusiasti delle campagne dal basso promosse grazie al suo prezioso contributo, prima con Mani Tese e poi con Emmaus. Ricordo quella che per me è stata la più importante, quel Contro la fame cambia la vita che ancor oggi resta di estrema attualità. Una campagna che ambisce ad avviare un’azione concreta di cambiamento di stile di vita, per una esistenza più coerente e sobria; una campagna che faccia comprendere che contro la fame non ci vuole beneficenza, ma giustizia. Ma ce ne sono state molte altre in questi anni: per la pace e la solidarietà tra i popoli, per l’acqua e i beni comuni e per le battaglie contro le ingiustizie, per i diritti soprattutto dei più deboli.
Ci ha lasciato un patrimonio di interventi e di testimonianze che sono state, sono e continueranno a essere sempre di riferimento per tutti noi. Ma ci ricorderemo soprattutto della sua testimonianza militante, del suo essere al nostro fianco fino all’ultimo malgrado tutto, del suo andarsene sulla strada, sull’ultima delle tantissime strade che ha percorso in tutte le parti del mondo, accompagnato dagli ultimi della Terra. E ci rimarranno nel cuore il suo sorriso, le sue parole, la sua gioia di essere insieme a noi a condividere, fino in fondo, il suo impegno e il suo ideale di vita.
Ci mancherai Graziano, e molto; mancherai ai nostri comunitari, ai nostri responsabili, ai nostri volontari, ai nostri giovani, che avevano iniziato a conoscerti.
Un saluto affettuoso va naturalmente a Biancarda, moglie e compagna di una vita, ai figli, ai nipoti e a tutti i familiari, parte integrante della sua vita.
Ti immaginiamo di nuovo insieme all’Abbé Pierre a condividere quelle «grandi vacanze» e quell’amore che, da dove siete, spero saprete ancora darci e di cui abbiamo ancora tanto bisogno.
Arrivederci Graziano
Franco Monnicchi
Presidente di Emmaus Italia