Una magnifica giornata, oggi 20 luglio 2018, per il nostro movimento. Alla presenza delle autorità civili e religiose, delle associazioni, dei comunitari e dei volontari del campo venuti da ogni parte d’Italia e d’Europa, è stata infatti inaugurata la casa della comunità Emmaus Palermo, un bene confiscato alla mafia e affidato a Emmaus Italia.
Un ulteriore, importantissimo passaggio di una realtà che in tre anni ha promosso innumerevoli iniziative sociali e ha collaborato con quanti stanno cercando di cambiare Palermo proponendo ai giovani «un’antimafia sociale dal basso» che, come non ha mancato di ricordare nel suo intervento Vittorio Teresi (procuratore e coordinatore del pool nel processo sulla trattativa Stato-mafia), «è essenziale ed efficace per combattere il fenomeno mafioso».
Per il Comune è intervenuto l’assessore Nicotri; Gregorio Porcaro per Libera; i coniugi Agostino in rappresentanza delle vittime di mafia. Inoltre Nicola Teresi, animatore e presidente dell’associazione, Riccardo Sanfilippo, responsabile della comunità, Pippo Pitarresi, volontario della prima ora, il nuovo parroco del quartiere e Mauro per la comunità.
Tutti hanno ricordato con entusiasmo l’impegno a sostenere quest’esperienza di incredibile ricchezza. Era presente anche un gruppo di donne del territorio, che ha presentato un progetto di doposcuola autofinanziato cui collaborerà Emmaus Palermo.
Erano infine presenti all’inaugurazione anche i giovani di un campo di Libera e, naturalmente, i volontari e i comunitari di Emmaus.
Come rappresentante del movimento e delle comunità italiane ho espresso tutta la nostra felicità e soddisfazione per quella che all’inizio poteva sembrare una sfida impossibile, ma che, al contrario, sta rivelandosi un’esperienza concreta e tangibile di cambiamento dal basso di enorme significato, e non solo simbolico. Emmaus è fiera di Emmaus Palermo, dei suoi comunitari, dei suoi volontari, dei suoi rappresentanti e, soprattutto, è orgogliosa di essere presente a Palermo, al sud, con le migliori realtà ed esperienze e con la «meglio gioventù».
Questo momento di gioia, di festa, di energia e di passione non deve però farci dimenticare quel molto che c’è ancora da fare e la precarietà della logistica del mercatino, che avrebbe bisogno di essere rafforzata con un intervento deciso e definitivo da parte dell’amministrazione comunale palermitana.
Tuttavia oggi ci siamo goduti questa incredibile giornata illuminata da un magnifico sole, insieme a dei magnifici giovani animati da tanta energia e passione. Grazie, e continuiamo!
Franco Monnicchi