Lotta alla povertà, il centro Arcobaleno apre le porte alla città
Emmaus Palermo celebra la giornata mondiale contro la povertà (17 ottobre) al Centro Arcobaleno 3P della Guadagna, con associazioni, scuole e istituzioni. Oltre 200 persone frequentano la struttura, suor Alonzo: da soli non possiamo andare avanti
15 ottobre 2016
PALERMO – Vicini ai bambini e ai giovani della Guadagna, uno dei quartieri più difficili della città. In questo modo Emmaus Palermo vuole celebrare la giornata mondiale contro la povertà, il prossimo 17 ottobre. La rete palermitana Miseria Ladra per il secondo anno consecutivo, infatti, organizza un evento pubblico in occasione della Giornata mondiale contro la povertà indetta dall’Onu per ribadire la volontà politica di contrasto alla marginalità e all’esclusione sociale.
Il 17 ottobre alla Guadagna presso il centro Arcobaleno 3P, insieme a suor Anna Alonzo e ai volontari, si svolgerà un incontro con la partecipazione delle realtà che si occupano di contrasto alla miseria e di sostegno al lavoro. All’evento saranno invitati gli studenti delle scuole del territorio e le istituzioni cittadine. Si inizierà alle 17 con il concerto degli Nkantu D’Aziz. Subito dopo seguiranno gli interventi di alcune associazioni presenti da anni a Palermo per poi concludersi con un rinfresco.
Tra le associazioni che parteciperanno ci sono: Pro.Vi.De. Regine della Pace, Emmaus Palermo, Handala, Libera Palermo, il Centro Salesiano “Santa Chiara”, Laboratorio Zen Insieme, MIR Palermo, Per Esempio, Addiopizzo, Bayty Baytik, Caritas Palermo, Le Onde e H.R.Y.O e i padri comboniani.
«L’evento è pensato soprattutto per la gente del quartiere e per dare sostegno all’esperienza della Guadagna – sottolinea Nicola Teresi, presidente di Emmaus Palermo – che deve essere ancora più valorizzata. Non a caso abbiamo invitato tre scuole del territorio. Lo scopo è anche quello di consolidare ulteriormente la rete di associazioni impegnate a dare risposte concrete ai principali bisogni sociali della città. Vogliamo girare per i quartieri più difficili della città perché le povertà che riguardano Palermo sono tantissime e occorre attivare un lavoro sinergico da portare avanti a più livelli».
«Il centro è frequentatissimo – aggiunge suor Anna Alonzo -. Oltre 200 tra famiglie, bambini e ragazzi sono impegnati in varie attività. Il nostro problema continua a essere quello di capire come sopravvivere. Aspettiamo che la curia mantenga l’impegno a regolarizzare la nostra presenza. Nello stesso tempo il sindaco Orlando alcuni mesi fa aveva promesso che avrebbe inviato gli operai della Reset per fare sistemare il secondo piano. Da soli non possiamo andare avanti e rimaniamo in attesa che le promesse trovino presto una loro concretezza».
(Serena Termini)
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