Emmaus Italia esprime sgomento e cordoglio per gli attacchi quotidiani a popolazioni civili in varie parti del mondo; atti di inaudita violenza, con dichiarati moventi religiosi ed etnici, che mettono sempre più in discussione la libertà religiosa e la pacifica convivenza.
Nella realtà del movimento Emmaus le differenze rappresentano una sfida che viene raccolta quotidianamente dalle persone che vivono nelle comunità: mettendo in gioco la buona volontà di cui siamo capaci tutte queste differenze – come ad esempio il credo religioso, politico, la provenienza geografica e culturale, spesso anche solo i nostri caratteri diversi – diventano realmente una ricchezza da cui scaturisce la gioia di un incontro più vero e profondo.
Come movimento Emmaus italiano auspichiamo che la comunità internazionale metta in campo tutte le risorse politiche ed economiche per svelare e contrastare i reali interessi dei signori del terrore e degli spietati dittatori che ogni giorno commettono questi crimini, e aprire canali di dialogo e miglioramento delle condizioni di vita che possano riportare la situazione verso il rispetto reciproco e l’incontro.
La strage all’università di Garissa in Kenya avrebbe potuto essere di proporzioni peggiori se gli studenti musulmani non avessero aiutato i cristiani a nascondersi nella moschea del campus: siamo fiduciosi nel fatto che questo atto di coraggio sarà la base di nuove relazioni tra i popoli, e che possa presto venir meno qualunque sostegno popolare alle varie organizzazioni, spesso con matrice confessionale, che seminano morte e terrore tra popolazioni inermi.