Stop alla barbarie, fermatevi:
vi state trasformando in criminali senza umanità!
Con questa dichiarazione mi assumo tutta la responsabilità, civile e morale, contro un potere che utilizza i più deboli per scopi politici disumani.
È tragico e scandaloso che si facciano leggi ad hoc che condannano al loro destino di morte certa centinaia di migliaia di persone, la cui unica colpa è quella di scappare da situazioni spaventose alla ricerca di un futuro migliore.
È mostruoso che si manipoli in questo modo la realtà, attaccando vergognosamente e colpendo moralmente e materialmente chi, malgrado tutto, cerca di non fare altro che salvare vite umane e, attraverso queste, anche la nostra umanità, insieme al/ai diritto/i di tutti, non solo dei migranti.
Signor Ministro dell’Interno, spero davvero si renda conto che le sue azioni odiose e ipocrite – nel metodo e nella sostanza – finiscono per avvalorare scelte criminali. Lei si sta assumendo una responsabilità enorme condannando le persone a soffrire e a morire, senza appello e senza difesa.
Non meno responsabili di lei, e forse anche più di lei, sono i suoi colleghi di governo, pavidi e proni a seguirla in questa escalation di disumanità con un distacco se possibile ancor più colpevole e ipocrita.
Neanche dall’opposizione – tranne il caso di pochi e inascoltati esponenti – sentiamo levarsi forte e chiara una parola, un’azione che vadano davvero in direzione contraria alla narrazione dominante e in difesa dei più deboli.
È desolante come anche l’Europa stia ormai da tempo scivolando tragicamente verso un oblio totale dei propri principi fondanti, divenendo anch’essa passiva di fronte all’egoismo imperante, fatale tomba del proprio futuro: non possiamo ignorare in questo modo la nostra storia, la conquista dei diritti per tutti, un passato e un futuro di pace, di accoglienza e di tolleranza.
Siamo al paradosso: vedere colpevolizzare chi, da decenni e per nostra stessa responsabilità, è costretto alla morte per fame e per le guerre, alla sofferenza, ed è perciò obbligato a una disperata ricerca di futuro.
Nel frattempo è sempre più sotto gli occhi di tutti che la situazione di chi in Italia vive in condizioni di miseria non è certo migliorata, anzi. Le nostre comunità sono sempre piene, le persone con disagio non sono diminuite malgrado siano diminuiti gli immigrati, malgrado i rom e le altre minoranze siano sempre più attaccate e marginalizzate. Noi vorremmo si parlasse piuttosto di questo: delle cause, delle difficoltà reali di chi vive ai margini sia nei nostri Paesi ricchi e – mi creda – sfacciatamente fortunati, sia nei Paesi del sud del mondo, e di come il nostro stile di vita, le nostre scelte politiche ed economiche stiano condannando, insieme alle persone, anche il pianeta. Eppure non riusciamo a parlarne perché la semplificazione dilagante a tutti i livelli ha messo le vittime le une contro le altre e ha nascosto o, peggio, assolto i carnefici, i quali, come sempre, si celano nell’ombra nutrendosi del potere politico condizionandolo pesantemente. Altro che potere al popolo!
È ora di reagire. Bisogna continuare a sostenere e a riaffermare senza tentennamenti il valore universale dell’uomo e quello dei suoi diritti, a cominciare dai più piccoli e i più indifesi. Vorremmo richiamare tutti a una resistenza nonviolenta ma non passiva contro questa barbarie e ingiustizia.
Sia chiaro. Se viene criminalizzato chi fa solidarietà, allora anche noi ci autodenunciamo, sostenendo e dando solidarietà alla nave e all’equipaggio di Sea Watch. Continueremo anche a sostenere Mediterranea e tutte le realtà ‘criminali’ che lottano quotidianamente e con abnegazione contro la miseria e le sue cause. Criminale è chi fa morire le persone, non chi cerca di salvarle.
Lo abbiamo ribadito con forza all’incontro di Assisi per i 70 anni del nostro movimento, un evento vissuto insieme ad amici, reti e realtà resistenti. La nostra scelta di campo netta e irrevocabile è sempre e solo quella che ci accompagna dalla nascita del movimento: prima i più sofferenti, prima gli ultimi.
Franco Monnicchi
Presidente di Emmaus Italia