Da gennaio a maggio 2023 Emmaus Italia ha sviluppato una collaborazione con la scuola media e superiore di Lampedusa, coinvolgendo diverse realtà locali e attivisti che si spendono sull’isola per la tutela dei diritti umani e ambientali. Nello specifico, è stato portato avanti un percorso formativo di 70 ore con insegnanti e studenti riguardante l’educazione alla pace. Consapevoli del ruolo di Lampedusa al centro del Mediterraneo, studenti e docenti dell’isola hanno voluto intraprendere questo viaggio di approfondimento e studio delle tematiche care al Movimento Emmaus: libera circolazione delle persone, lotta alla miseria, diritti dei minori, tutela ambientale.
La formazione di Emmaus Italia ha coinvolto circa 40 insegnanti e 220 studenti.
Obiettivi principali del percorso sono stati: per i docenti, l’approfondimento delle tematiche tipiche degli studi su Pace, Conflitto e Nonviolenza, con particolare attenzione alle dinamiche relazionali e di potere sviluppate nel campo dell’Educazione e della Pedagogia per la Pace, in modo che essi stessi potessero prendere spunto per integrare modalità di interazione nel lavoro quotidiano; per gli studenti, far prendere coscienza delle potenzialità della realtà territoriale Lampedusana per quanto riguarda le macro tematiche relative alla Giustizia Sociale, Giustizia Ambientale e Giustizia Ecologica, precondizioni per uno Sviluppo di Pace. Le dinamiche sociologiche dell’isola vissute così da vicino dai suoi abitanti, se ben analizzate, rappresentano un potente esempio da presentare al mondo esterno per sviluppare un senso critico e una capacità di immaginare un futuro di pace per i popoli del Mediterraneo.
Fondamentale è stato l’approccio di rete e la collaborazione con le realtà vicine ad Emmaus. In particolare, hanno preso parte ai momenti di approfondimento e testimonianza:
– Luca Marelli di Sea-Watch che ha relazionato sulle attività di ricerca e salvataggio in mare della ONG, ma anche sul lavoro dell’aereo Sea-Bird. L’attività in volo è importantissima per l’avvistamento delle imbarcazioni dei migranti partenti dalla Libia e dalla Tunisia sia per quanto riguarda le richieste di salvataggio inoltrate alle guardie costiere italiana e maltese e alle altre navi di passaggio, che per la raccolta di video e prove di violenze della cosiddetta “Guardia Costiera libica” contro navi ong e natanti in difficoltà. Sea-Bird raccoglie anche informazioni riguardo alle mancate segnalazioni di Frontex o i mancati soccorsi nei riguardi dei migranti in difficoltà.
– Francesco Piobbichi di Mediterranean Hope. Anche grazie all’apporto dei suoi disegni ha presentato agli studenti e alle studentesse decine di testimonianze e racconti di persone migranti, bambini, giovani donne riuscendo così a portare in aula, con un approccio narrativo e visuale, le cause che spingono a partire dai propri paesi, le violenze del viaggio attraverso il deserto, le torture nei lager libici, il viaggio attraverso il mediterraneo centrale e la cattiva accoglienza nel nostro paese.
– Paolo La Rosa della Biblioteca Ibby per bambin* e ragazz* ha potuto presentare agli alunni e alle alunne le attività della biblioteca, raccontandone la nascita e lo sviluppo, le mille difficoltà dovute alla collaborazione altalenante con il Comune. Paola ha raccontato la storia di tre donne (Paola, Anna e Debora) e la loro ferrea volontà grazie alla quale per diversi anni, senza una struttura in cui ospitare i libri, sono stati attivati: un servizio prestiti che ha coinvolto centinaia di bambini e bambine; campi di volontariato annuali alla presenza di moltissime attiviste amanti della lettura; laboratori scolastici sulla lettura; mostre internazionali di Silent Book; una continua pressione sulle istituzioni locali. Grazie a ciò sono riuscite in un’azione di trasformazione sociale, aprendo una biblioteca in un luogo dove non ce n’erano e garantendo così il diritto alla lettura per i più piccol* e gli adolescenti.
– Elena Prazzi di Legambiente Lampedusa ha approfondito il rapporto ambivalente dei Lampedusani con l’ambiente circostante. Elena ha narrato la nascita della riserva naturale dell’Isola dei Conigli, il lavoro di pulizia, gestione e denuncia dei volontari, l’annuale presenza delle tartarughe Caretta-Caretta che qui nidificano e, allo stesso tempo, gli scontri e i boicottaggi dei lampedusani nei confronti del lavoro di Legambiente, salvo poi erigere la tartaruga a simbolo dell’isola e l’isola dei Conigli a spiaggia più bella del mondo incentivando il turismo e l’economia locale. È stato così possibile dialogare con gli studenti e le studentesse dell’eterno conflitto isolano tra l’economia basata sul turismo di massa ed il turismo responsabile, attento al territorio e che valorizza la qualità dell’ambiente.